Psicofarmaci

SAMYR (S-Adenosil L-Metionina)

Samyr, nome commerciale della S-Adenosil L-metionina (Abbreviazione: SAM) è una sostanza naturalmente presente nel nostro organismo ma suscettibile di variazioni nella concentrazione, conseguenti all’età (con l’invecchiamento i livelli diminuiscono), allo stato di nutrizione (deriva da un amminoacido), alla genetica.
Ottimo antidepressivo ad effetto rapido (funziona già dopo 5-7 giorni), è un coenzima donatore di gruppi metile (-CH3, transmetilazione) che collabora alla sintesi di ormoni, neurotrasmettitori (dopamina, noradrenalina, adrenalina, serotonina, melatonina e istamina), acidi nucleici, proteine, fosfolipidi e consente sintesi e “manutenzione” delle membrane cellulari. L’ademetionina è a sua volta sintetizzata con l’aiuto di vitamina B 12 e acido folico pertanto è corretta la co-somministrazione di queste tre molecole i cui bassi livelli sono stati spesso notati nei pazienti depressi. Continua a leggere

Antidepressivi rapidi

Gentili Lettori,

come ho fatto per i farmaci che favoriscono il sonno, vi presento ora una lista di farmaci che sollevano l’umore. Tale lista crescerà mano mano che avrò il tempo di aggiungere nuovi principi attivi; comincio con sostanze che sollevano l’umore in modo rapido, per proseguire con i tradizionali antidepressivi a lunga latenza d’azione.

Tenete però sempre presenti le precauzioni generali di cui ho già scritto:

1) nessuna sostanza antidepressiva che voi assumiate è curativa, come può invece esserlo un’antibiotico o una terapia d’urgenza che vi salva la vita; gli antidepressivi sono sintomatici cioè fin che li prendete state meglio ma quando li smettete generalmente tornate a stare come prima e talvolta peggio perchè alla patologia iniziale si aggiunge anche l’astinenza dal farmaco.

2) dopo qualche anno di assunzione, anche l’antidepressivo più efficace  tende a non fare più effetto quindi dovete cambiare molecola o aumentare le dosi o prenderne due. Continua a leggere

Caffeina

La caffeina, principio attivo stimolante di caffè e the, ha un effetto ben noto: aumenta la vigilanza, migliora l’apprendimento, alza l’umore, aumenta la forza muscolare e la resistenza alla fatica.
E’ chimicamente simile ad un neuromodulatore del cervello, l’ADP (adenosindifosfato), che ha però, al contrario, funzioni inibitorie: la caffeina, quando trova vuoti i recettori dell’ADP ci si lega impedendo al legittimo proprietario di entrare ed agire. Pur essendo strutturalmente simile all’ADP, la caffeina tuttavia non esercita alcun effetto a parte quello di bloccare l’azione dell’ADP.
Ma qual è l’effetto dell’ADP?

Esso è un prodotto di degradazione del famoso ATP, la moneta energetica dell’organismo: quando il cervello è stanco, accumula ADP e questo inibisce il rilascio di neurotrasmettitori eccitatori come il glutammato, l’acetilcolina, la dopamina, la noradrenalina e lo fa per dare riposo al cervello. La caffeina pertanto, bloccando questa fisiologica modulazione operata dall’ADP, mantiene attivo il cervello nonostante la stanchezza. Continua a leggere

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