Ma gli antidepressivi funzionano?

Gli antidepressivi, nella maggior parte dei casi funzionano, ma il benessere è chimico, indotto dal farmaco, quindi dura solo fin che ne persiste l’assunzione.

L’antidepressivo, a differenza delle comuni droghe, ha bisogno di tempo per funzionare. Generalmente, dall’inizio della terapia al manifestarsi dei primi miglioramenti, trascorrono due-tre settimane. Questo perché innesca meccanismi biochimici complessi che hanno bisogno di tempo per concludersi. E si concludono con una modificazione fisica del cervello, cioè con un rinforzo di alcune regioni cerebrali implicate nell’umore, nell’ansia e nell’ossessività.

Questo fa si che, nonostante le condizioni di vita non cambino (errori nello stile di vita, malattie, solitudine, inutilità sociale, ecc.), la persona si senta più serena, come se le cose fossero migliorate.

I motivi per cui invito ad iniziare una terapia antidepressiva solo se assolutamente necessaria, sono sostanzialmente questi:

  1. La depressione è un antico e potente campanello d’allarme, segnala che qualcosa di fondamentale non va nella nostra vita: l’antidepressivo, indipendentemente dalla situazione, fa stare meglio, quindi la persona smette di cercare soluzioni alla propria infelicità
  2. Non si formano i naturali compensi all’infelicità; ognuno ha i propri, possono essere: sport, lettura, ricerca di amicizie, di ideali, ecc.).
  3. L’esperienza depressiva superata in modo naturale, costringendo a rivedere la propria posizione nel mondo, è migliorativa sia per l’individuo che per la società
  4. Il benessere e la serenità raggiunte in modo naturale sono di gran lunga superiori a quelle farmacologicamente indotte
  5. L’antidepressivo da’ una profonda dipendenza di tipo biochimico probabilmente perché, stimolando artificialmente le aree cerebrali preposte al tono dell’umore, fa sì che il cervello smetta di produrre sostanze antidepressive proprie delle quali rimarrà sguarnito a lungo, dopo la sospensione del farmaco.
  6. L’antidepressivo funziona per alcuni mesi o anni ma non per sempre: viene pertanto il momento in cui è necessario aumentarne il dosaggio o rafforzarne l’effetto affiancandovici altri psicofarmaci.
  7. L’antidepressivo dà comunemente disturbi sessuali come calo del desiderio e anorgasmia in entrambe i sessi, cosa che è spesso, essa stessa, causa di demoralizzazione.

A. Mercuri