Sertralina
E’ un antidepressivo molto efficace, da mettere sullo stesso piano dei triciclici anche se appartiene alla moderna classe degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI): fa aumentare la quantità di serotonina nello spazio sinaptico; fa inoltre aumentare la dopamina, in modo moderato ma clinicamente rilevante tanto da essere utile nelle depressioni caratterizzate da apatia, astenia, rallentamento psicomotorio e disturbi cognitivi e tanto da essere utilizzata con successo nella depressione associata al morbo di Parkinson (in cui vi è una perdita di neuroni dopaminergici in una piccola regione del cervello chiamata “sostanza nera”.
Oltre che per la depressione, Sertralina è usata per i disturbi ossessivi, per gli attacchi di panico, per l’ansia cronica. In alcuni pazienti si osserva già un miglioramento sotto forma di aumento di energia pochi giorni dopo l’inizio del trattamento anche se la maggior parte delle persone sente beneficio solo dopo tre settimane circa.
La sua azione terapeutica rimane efficace per anni anche se non è illimitata nel tempo.
Specie all’inizio del trattamento, Sertralina può aumentare il livello d’ansia, di agitazione e peggiorare l’insonnia, probabilmente in seguito all’aumento iniziale di serotonina e di dopamina: col passare dei giorni però, tali iniziali sgradevoli sintomi si attenuano per lasciare posto a benefici effetti positivi sull’ansia, l’insonnia e sull’umore. Per minimizzare tali possibili sgradevoli effetti iniziali, si può partire con un dosaggio basso (tipo 25 mg da aumentare a 50 dopo 1 settimana) per salire poi gradualmente (mediamente le dosi terapeutiche vanno da 50 a 200 mg al giorno); per lo stesso motivo, si può inizialmente affiancare alla Sertralina modiche dosi si una benzodiazepina o di Trittico. Continua a leggere