Mirtazapina: è veramente un antidepressivo?

E’ emerso recentemente, dalle ricerche di psicofarmacologi obiettivi perchè indipendenti, che il potere antidepressivo della Mirtazapina sia da mettere fortemente in dubbio e questo è confermato dalla mia esperienza e  dalle opinioni dei pazienti, i quali sono tutti concordi nel dire che essa migliora solo il sonno e l’appetito (ma per un periodo tra l’altro limitato).

Ecco l’articolo di un famoso e onesto psicofarmacologo: https://psychotropical.com/mirtazapine-a-paradigm-of-mediocre-science/

Ecco le opinioni dei pazienti:

https://www.qsalute.it/remeron/

https://www.meamedica.it/depressione-antidepressivi-altro/mirtazapina

La Mirtazapina si comporterebbe in realtà solo da potente antiistaminico comportando un forte aumento di appetito, peso e sonno. Il miglioramento dell’umore sarebbe solo una temporanea conseguenza del miglioramento del sonno e della conseguente brusca caduta dei livelli di cortisolo (ormone dello stress); però, l’effetto antiistaminico, responsabile di miglioramento rapido di sonno e appetito, va via via affievolendosi e altri effetti non compaiono. Si potrebbe quindi concludere che la Mirtazapina è utile nell’immediato per migliorare sonno e appetito del depresso, ma va associata ad altri psicofarmaci che siano veramente antidepressivi anche nel lungo periodo.

Vi rimando comunque al mio articolo precedente del 20 maggio 2018 (clicca QUI) dove trovate la farmacologia ufficiale della Mirtazapina, ciòè il suo meccanismo d’azione e i suoi effetti secondo la Casa produttrice e secondo gli organi governativi di  controllo (FDA in America, AIFA in Italia).

A. Mercuri

31 commenti

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  1. Fabio
    Fabio dice:

    Io ho usato la Mirtazapina e confermo che ha un blando effetto antidepressivo. Nel mio caso il beneficio è durato 1 annetto poi è stato necessario aumentare la dose. Secondo me può andare bene ma solo per depressioni leggere.

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    • Angelo Mercuri
      Angelo Mercuri dice:

      Buongiorno, di solito gli effetti collaterali sono solo un pò di bocca asciutta e sonnolenza al mattino. Tenga presente che funziona per 1 mese circa, poi l’effetto si attenua; dicono sia un antidepressivo ma in realtà è soltanto un potente antiistaminico che fa sonno come tutti gli antiistaminici soltanto che al suo effetto sul sonno in un mese di assunzione continuativa, ci si abitua.

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      • Deborah
        Deborah dice:

        Buonasera, sono 10 giorni che assumo Mirtazapina 30mg la sera, associata con xanax e brintellix che prendo in due soluzioni: 10 mg dopo colazione e 10 mg dopo pranzo. Sto notando dei miglioramenti (mi hanno diagnosticato una depressione acuta) . È il caso di continuare? L’insieme dei farmaci bene? Grazie

        Rispondi
  2. Gabriele
    Gabriele dice:

    Preg.mo dott. volevo porle un quesito, assumo da circa 8 mesi la mirtazapina al dosaggio di 30 mg per insonnia. Devo dire che funziona bene anche se da qualche tempo noto un calo dell’umore, maggiore ansia ed eiaculazione più precoce ( avuta sin da subito con la mirtazapina) . Potrebbe esser un effetto del farmaco? Potrei mitigarlo a 45 mg ? Grazie mille.

    Rispondi
    • Angelo Mercuri
      Angelo Mercuri dice:

      Buongiorno, non ho mai sentito che Mirtazapina possa dare o aggravare l’ejaculazione precoce. Mirtazapina poi funziona bene per qualche settimana su sonno e umore ma il suo effetto benefico va scemando rapidamente perchè è dovuto all’aziona antiistaminica immediata a cui però ci si abitua presto. E’ molto frequente quindi un miglioramento iniziale che dura magari un mese cui segue però un ritorno alle condizioni iniziali. Quanto al passare a 45 non posso certamente esprimermi senza conoscerla ma credo che in generale non avrebbe molto senso.

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  3. Mark
    Mark dice:

    Prendo la mirtazapina per dormire causa insonnia terminale (il neurologo dice che é un tipo di insonnia associata alla depressione). Funziona benissimo, dormo 9 ore filate ed ha anche un leggero effetto ansiolitico.

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    • Angelo Mercuri
      Angelo Mercuri dice:

      Bene, sicuramente ci sono diverse persone che con Mirtazapina si trovano molto bene. Per il sonno funziona se non c’è una grave depressione, una psicosi o un’ansia acuta. Di solito il suo effetto sul sonno è solo temporaneo perchè come già dicevo è prevalentemente dovuto alla sua potente azione antistaminica alla quale di solito ci si abitua in un mese circa. In genere quindi, dopo un effetto positivo iniziale su sonno, ansia e umore, le persone mi riferiscono di essere tornate indietro. In realtà, dopo quel mese di miglioramento iniziale, dovrebbe subentrare l’effetto benefico sull’umore, cioè l’effetto antidepressivo (non dobbiamo dimenticare che Mirtazapina è venduto come un antidepressivo). Quello che piuttosto raramente capita con Mirtazapina è proprio questo effetto benefico sull’umore che dovrebbe essere dovuto non ad un aumento di serotonina ma di noradrenalina, con una modalità del tutto diversa da quella dei comuni antidepressivi. Riassumendo: Mirtazapina generalmente è utile per migliorare temporaneamente il sonno e l’appetito ma ha scarso effetto negli stati ansiosi ed è un antidepressivo molto debole. Il vantaggio è che non essendo serotoninergico, non dà disturbi sessuali.

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    • Angelo Mercuri
      Angelo Mercuri dice:

      Generalmente, in alcuni soggetti, i benefici iniziali sul sonno si attenuano anche col Trittico ma, almeno dalla mia esperienza, molto meno che con Mirtazapina. Questo forse è dovuto al fatto che Trittico è un serotoninergico (effetto ansiolitico) mentre Mirtazapina è quasi esclusivamente un noradrenergico (effetto attivante).

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  4. Silvano
    Silvano dice:

    Gentile Dott. Mercuri , fin dall’età giovanile ho avuto problemi di ansia , tenuto sotto controllo periodicamente con la paroxetina ( 10 / 20 mg) e saltuariamente, secondo le circostanze per me ritenute ansiogene ( agorafobia) ingerendo al bisogno una compressa di alprazolan da 0’25 mg/ 0,50.
    Sono due anni che ho smesso di prendere la Paroxetina senza precipitare in stati ansiosi acuti.
    Recentemente , il giorno dopo essermi sottoposto alla seconda vaccinazione anti COVID, mi è letteralmente esploso uno stato d’ansia incontenibile. Questo è molto acuto durante la giornata , per poi scendere un leggermente verso sera. Ho continuamente nausea , la bocca secca e mi è scomparso l’appetito. Sto prendendo L ansiolitico, più o meno la dose abituale, però con scarsi risultati.
    Per quanto mi riguarda penso sia una reazione avversa alla vaccinazione, la quale mi ha colpito nel mio punto più debole. Ho riferito al mio medico di medicina generale ottenendo solo una superficiale valutazione. Il problema è che ora dovrò affrontare una riacutizzazione dell’ansia, con la quale negli ultimi anni trascorsi avevo soltanto qualche sporadico approccio. Inoltre , sto pensando di riprendere la terapia con la Paroxetina. Il mio problema principale è l’ansia e la tensione che non mi da tregua.
    Grazie per l’attenzione.

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    • Angelo Mercuri
      Angelo Mercuri dice:

      Buongiorno, purtroppo la vaccinazione anti-Covid provoca in alcune persone un ritorno di insonnia, ansia e depressione, cose che comunque sono temporanee. E’ anche per questo che io sostengo che la vaccinazione anti-Covid dovrebbe essere assolutamente volontaria e non si dovrebbe essere costretti a praticarla per via diretta o indiretta. E’ un dispiacere che lei stando ormai bene ed essendosi staccato dall’antidepressivo, debba riprenderlo. Comunque dovrei conoscerla almeno online per capire se è davvero necessario riprendere paroxetina.

      Rispondi
  5. Deborah
    Deborah dice:

    Buonasera, sono 10 giorni che assumo Mirtazapina 30mg la sera, associata con xanax e brintellix che prendo in due soluzioni: 10 mg dopo colazione e 10 mg dopo pranzo. Sto notando dei miglioramenti (mi hanno diagnosticato una depressione acuta) . È il caso di continuare? L’insieme dei farmaci bene? Grazie

    Rispondi
    • Angelo Mercuri
      Angelo Mercuri dice:

      Buongiorno, per quanto riguarda la combinazione di farmaci non vi è nulla di speciale, se deve continuare o meno lo vedrà insieme al suo psichiatra. Io non posso dirlo senza conoscerla. Ma se già va meglio perchè poi dovrebbe interrompere?

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  6. Ale
    Ale dice:

    Salve, io è da tempo che sono alla ricerca di un sostituito della mirtazapina. L’effetto appagante sul sonno è ottimo, ma in più mi risolveva i problemi di gastropatia, gerd e sinusite cronica e dolori vari, tutto merito dell’effetto antistaminico se non sbaglio.

    Purtroppo anche 7,5 mg alla lunga pesano per me, nel senso che la mattina ero bello rimbambito. E dividere in tre la pastiglia non è francamente possibile – già in due mi fa imprecare avendo una forma bombata.

    Secondo me la trimipramina potrebbe essere ciò che più gli si avvicina, anche se agisce molto anche sugli alfa1, quindi non vorei mi si chiudesse il naso.

    Devo aggiungere che la mirta la presi da sola per mesi, mentre adesso prendo già fluvoxamina e valproato – ho infatti un misto di patologie, tra depressione psicotica (così l’ha definita la psichiatra) e rabbia (credo che la psicosi si riferisca a questo più che tutto), un po’ di doc, ptsd, per dormire dormo, soprattutto grazie al valproato, che però mi fa fare dei sogni vividissimi e realistici, in aggiunta a fluvo quantomeno, il che chiaramente mi dà un sonno disturbato.

    Se non sono rabbioso, sono apatico, e sono comunque sempre astenico e assonnato, per cui vorrei provare degli stimolanti (modafinil, metilfenidato, amantidina) oppure i noradrenergici. E consideri che “le varie sulpiridi” mi hanno impedito l’erezione nel giro di qualche giorno di poca assunzione, quindi sono fuori dai giochi. Stesso dicasi per la caffeina, in primis per lo stomaco e in più per la fluvo, mai assunta in vita mia.

    Valutavo anche maprotilina che così potrebbe agire anche sulla norepinefrina. Anche se qui poi subentrerebbe un discorso sugli attacchi ipertensivi che ho avuto provando bupropione. Se non ho capito male, quei farmaci che agiscono su questo recettore espongono a questo rischio, un po’ come quando fanno l’iniezione di adrenalina a chi gli si è fermato il cuore (mi perdoni la semplificazione ma non sono un medico ma solo un appassionato).
    Però leggendo il Gillman mi è parso di capire, che soprattutto la nortriptilina e forse anche la reboxetina abbiano una potenza tale da intervenire sul TYR30 e non far innalzare la pressione, tantoché lui raccomanda notriptilina anche coi maoi, noti di poter causare innalzamenti pressori.
    In sintesi: affinità troppo debole sull nor allora aumento pressorio (vedasi bupro), affinità alta allora blocco dell’innalzamento. Ho capito bene ciò che dice il Gillman?

    P.S. Atarax lo provai, e lasciamolo là, molto debole.

    Mi scusi Dottore per il discorsone, ma sono già alla terza psichiatra al cps (li continuano a cambiare) e a questo punto voglio prendere di petto la situazione, oltre a ssri non sanno/vogliono prescrivere.

    Ale

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  7. Matteo
    Matteo dice:

    Salve dottor Mercuri, sono un assiduo lettore del suo sito e le rinnovo i complimenti perché è davvero ben fatto.

    Se posso permettermi una domanda: a causa di un problema di insonnia terminale che secondo lo psichiatra derivava da un episodio depressivo non grave, dallo scorso settembre assumo 30mg di mirtazapina prima di dormire.

    Ora, per dormire ha funzionato, per l’umore molto meno, ma volevo chiedere: la sospensione può essere anche brusca o bisogna scalare? Inoltre, c’è il rischio di una ricaduta? Dovendo eseguire delle indagini sul microbiota intestinale mi è stato detto di sospendere i farmaci per 10 giorni.

    La ringrazio se potrà rispondermi.

    Rispondi
      • Matteo
        Matteo dice:

        Grazie mille, inoltre le chiedo: se dovesse smettere di fare effetto sul sonno (sta succedendo questo), considerando il suo piccolo effetto antidepressivo, una possibile alternativa quale potrebbe essere? Trazodone secondo lei potrebbe andare?

        Rispondi
          • Matteo
            Matteo dice:

            La mia depressione è lieve (forse distimia, infatti feci cura con deniban che funziono’) con somatizzazioni e ansia/insonnia soprattutto da risveglio precoce. Mi dice la dose di trazodone a rilascio prolungato indicata in un caso come il mio? Si prende la sera? Poi ne parlo col mio psichiatra. Oppure se lei riceve anche in videochiamata (a pagamento) mi piacerebbe poter parlare con lei. La ringrazio.

  8. rachele
    rachele dice:

    Buongiorno. Ho 69 anni e dall’età di circa 30 soffro di ansia e difficoltà ad addormentarmi (in breve, temo il sonno). Ho seguito per molto tempo un percorso di psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale che, se non ha risolto i problemi legati all’addormentamento (una volta avvenuto, dormo come un ghiro) mi ha aiutata però in situazioni di estremo disagio e difficoltà nella vita, in cui mi sono scoperta dotata di coraggio e lucidità che non credevo di possedere. Da anni, uso per dormire Anseren 15 (una compressa o 2, a seconda del mio “livello” d’ansia, che non mi ha mai causato effetti collaterali. Ultimamente, tuttavia, esattamente dalla prima decade di Luglio, il mio psichiatra, volendo che abbandonassi o quantomeno diminuissi l’Anseren, mi ha prescritto 1/2 compressa di Remeron 30 da assumere la sera intono alle 21. Forse qualche effetto positivo c’è stato, legato al sentirmi più tranquilla durante la giornata, ma per il sonno non ho notato grandi cambiamenti. Dopo circa un mese e mezzo dall’assunzione di Remeron, ho iniziato ad avere problemi gastrici quali: pesantezza dopo i pasti principali (sono una persona d’appetito, ma non mi abbuffo), aerofagia, nausea, talvolta singhiozzo, crampi allo stomaco simili a fame, in generale cattiva digestione. Ho contattato il dottore, riferendo la sintomatologia ma lui ha escluso assolutamente che tale farmaco potesse causarmi disturbi allo stomaco. Eppure, avevo presentato la medesima sintomatologia 7 anni prima in seguito alla malattia ed morte di mia madre, che mi aveva prostrata, con l’assunzione per diversi mesi, di Paroxetina. Sottoposta a gastroscopia, l’accertamento non rivelò nulla di anomalo, ma la Paroxetina comunque mi fu sospesa e dopo una cura per lo stomaco che era infiammato, i disturbi rientrarono. Le chiedo: è possibile che il Remeron mi abbia causato i disturbi gastrici che ora lamento? Perchè – essendo io una persona che somatizza molto facilmente – non vengo “creduta” neppure in famiglia? Sono in attesa di una visita gastroenterologica, a cui non mi reco certo a cuor leggero. Mia madre morì di cancro al pancreas. E per tutta la vita, pur mangiando come un uccellino, soffrì di gastrite. La ringrazio.

    Rispondi
    • Angelo Mercuri
      Angelo Mercuri dice:

      Buonasera, dovrei parlare con lei per capire il problema; servono molte domande prima di poter dare risposte precise in queste cose. In generale Mirtazapina dà aumento di appetito e casomai toglie la nausea. Certamente ci sono sempre le eccezioni. Bisogna anche vedere cosa ha fatto lei con Anseren perchè se l’ha tolto di colpo sostituendolo con Miratzapina allora si capisce il perchè non sta più bene.
      In generale è buona cosa che lei elimini le benzodiazepine o simili come il ketazolam perchè soprattutto alla sua età sono veleno per la memoria soprattutto e per le prestazioni cognitive in generale. Però deve farlo molto lentamente, all’inizio mirtazapina e Anseren vanno presi insieme, poi si scala Anseren. Io in generale preferisco di gran lunga Trittico a Mirtazapina come alternativa alle benzodiazepine.

      Rispondi
  9. Giovanni
    Giovanni dice:

    Buona sera dott. Sono in cura per ansia/depressione attualmente assumo 225 di venlafaxina e 30 di mirtazapina ,ritengo di avere però una risposta terapeutica non completa , diciamo all ‘ 80 % . Il medico mi ha consigliato quindi di arrivare a 300 con la venlafaxina e mantenere inalterato la mirtazapina . Non potrebbe essere invece meglio passare a 45 mg di mirtazapina e lasciare 225 di efexor? Dalla sue esperienza quale aumenterebbe dei due ? Grazie infinite

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  10. Giacomo Grandi
    Giacomo Grandi dice:

    Salve, volevo chiedere io sto iniziando 3.75 mg di mirtazapina (quindi una dose bassissima per vedere come mi trovo) per insonnia, potrebbe essere gia’ questa dose bassissima di mirtazapina potenzialmente sufficiente per l’ insonnia e fare dormire?

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  11. Giacomo Grandi
    Giacomo Grandi dice:

    Salve, la mirtazapina puo’ fare aumentare il colesterolo e i trigliceridi? Perche’ mi sembra di avere letto questo effetto collaterale della mirtazapina. L’ ho presa un mese e il colesterolo mi e’ andato a 260. Per me c’ entra anche la mirtazapina che me l’ ha alzato. L’ ho smessa immediatamente.

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    • Angelo Mercuri
      Angelo Mercuri dice:

      Mirtazapina è un potente antistaminico e come tale fa aumentare sonno, appetito e peso; il peso aumenta sia perchè si mangia dippiù e sia perchè si consuma di meno; c’è pure un’alterazione del metabolismo lipidico per cui i grassi vengono bruciati meno e immagazzinati sotto forma di colesterolo e trigliceridi.

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