Gli otto peccati capitali della nostra Civiltà

Cari utenti,

qui di seguito trovate il testo del libro di Konrad Lorenz “Gli otto peccati capitali della nostra civiltà”, edizioni Adelphi 1973 (Tradotto dall’originale tedesco).

E’ un libro che io amo molto perchè denso di concetti che condivido, espressi da un genio come Konrad Lorenz.

Purtroppo nel web l’ho trovato tutto sottolineato malamente e non sono capace di cancellare quelle sottolineature. Non fateci caso e leggete senza considerarle, ponete l’accento sui passaggi che interessano a VOI. Buona lettura!

A. Mercuri

Gli otto peccati capitali della nostra civiltà

Benzodiazepine

Le benzodiazepine (BDZ) sono psicofarmaci noti anche come tranquillanti o ansiolitici e commercializzati in tutto il mondo a partire dagli anni sessanta; hanno cinque funzioni: rilassano i muscoli, contrastano le crisi epilettiche, tolgono l’ansia, facilitano il sonno e, mentre si è sotto il loro effetto, riducono la capacità di memorizzare.

Le proprietà miorilassanti e antiepilettiche vengono sfruttate in ambito neurologico, quella amnesica in chirurgia per evitare che il paziente abbia spiacevoli ricordi legati all’intervento, quella sedativo-ipnotica e ansiolitica vengono ampiamente utilizzate  sia in ambito psichiatrico che per lenire disagi comuni e diffusi come ansia e insonnia.

Le BDZ agiscono molto rapidamente dopo l’assunzione, sono molto efficaci, poco tossiche in acuto anche a dosaggi alti e si possono associare a quasi tutti i farmaci e malattie senza problemi.

Agiscono principalmente potenziando l’effetto naturale di un neurotrasmettitore presente nel cervello chiamato GABA, il quale svolge fisiologicamente le cinque funzioni inibitorie sopra elencate ma agiscono anche sul sistema endocrino le cui centraline (ipotalamo e ipofisi) sono inglobate nell’encefalo e con esso hanno frequenti scambi bidirezionali. Sono stati inoltre trovati recettori per le benzodiazepine nella corteccia surrenale, nei testicoli, nelle ovaie, nell’intestino, in alcune cellule del sangue, nell’ipofisi e nelle cellule gliali del cervello.

BDZ simili a quelle commercializzate sono normalmente presenti nel nostro organismo e in alcuni cibi che mangiamo; tuttavia, le dosi presenti normalmente nel nostro organismo o introdotte col cibo sono enormemente più basse di quelle farmacologiche e svolgono probabilmente un utile compito mentre un loro aumento endogeno è associato soltanto a gravi malattie come la cirrosi epatica e lo stupor idiopatico ricorrente, patologie in cui provocano una sintomatologia tossica simile all’effetto delle BZD farmaceutiche. Continua a leggere

Bromazepam (Lexotan)

Bromazepam (Lexotan*) è un farmaco della famiglia delle benzodiazepine, e come tutte le altre molecole della categoria ha proprietà ansiolitiche, anticonvulsivanti, ipnotiche, miorilassanti e amnesiche. In Italia è venduto con il nome commerciale di Lexotan.

Come tutte le benzodiazepine, il Bromazepam si lega al recettore del GABA causando un aumento dell’effetto inibitorio del neurotrasmettitore GABA e il suo effetto è selettivo, non influenzando gli altri neurotrasmettitori.

Nonostante il tono dell’umore migliori sensibilmente mentre si è sotto il suo effetto, Bomazepam non possiede alcun potere curativo della depressione anzi, a lungo andare la può provocare. Condivide con le altre benzodiazepine gli effetti collaterali quali il rischio di abuso, tolleranza e dipendenza fisica o psicologica. Come confermato da diversi psichiatri e diversamente da altri farmaci della stessa categoria la possibilità di abusare di questa sostanza è elevata perché è rapida sia l’insorgenza dell’effetto che il termine. Data l’emivita relativamente breve e la durata di azione tra le 8 e le 12 ore, i sintomi che si possono riscontrare al termine del periodo di efficacia del farmaco sono spesso molto più severi e frequenti rispetto alle benzodiazepine di durata più lunga. Viste queste caratteristiche il Bromazepam viene spesso prescritto come ipnotico per indurre più facilmente il sonno.

La metabolizzazione del bromazepam produce un’altra benzodiazepina con effetto terapeutico utile cioè l’idrossibromazepam.

Al seguente link troverete la scheda tecnica ufficiale di Lexotan redatta dall’ente governativo AIFA che in Italia si occupa di farmacovigilanza: https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it/aifa/servlet/PdfDownloadServlet?pdfFileName=footer_000108_022905_RCP.pdf&retry=0&sys=m0b1l3

Buona lettura,

A. Mercuri

Sull’argaomento, leggi anche:

Un’alternativa alle benzodiazepine

Benzodiazepine & Depressione

Farmaci per dormire: Benzodiazepine

Benzodiazepine

Per dormire: Benzodiazepine o Trittico?

Attenzione al Minias gocce!

Farmaci per dormire

Dipendenza da ansiolitici

Uso cronico di benzodiazepine

 

 

 

Quetiapina

Cari lettori, di seguito troverete ciò che la scienza dice della quetiapina (Seroquel*) e che io riferivo nel settembre del 2018 quando scrissi l’articolo; successive letture ed esperienze professionali con questo farmaco però, mi hanno fatto cambiare un pò idea.  Al seguente link,  https://www.angelomercuri.it/psicofarmaci/quetiapina-aggiornamento-29-agosto-2019/ troverete l’aggiornamento. La mia impressione attuale (e non solo mia) è che questo prodotto abbia subito un’azione di marketing talmente potente da riuscire ad “influenzare” anche le opinioni degli studiosi. In ogni caso, il mio articolo resta sostanzialmente rigoroso e valido per tutto fuorchè per il meccanismo d’azione di quetiapina e quindi per la sua reale efficacia clinica. Buona lettura,

A. Mercuri

Ecco il mio primo articolo del settembre 2018:

“La quetiapina, commercializzata in Italia prevalentemente col nome commerciale Seroquel, appartiene ad un gruppo dei neurolettici noti come antipsicotici atipici (Aripiprazolo, Risperidone, Olanzapina) che, negli ultimi due decenni, sono diventati alternative diffuse agli antipsicotici tipici, che sono i classici aloperidolo, cloropromazina, promazina, prometazina) Continua a leggere

Troppi morti sulle strade

Ogni giorno assistiamo ad un bollettino di guerra sulle strade. Morti e feriti di tutte le età, tutto può finire in un attimo e per un istante di stanchezza, di distrazione, di euforia che rendono imprudente la guida. Oppure basta anche la sfortuna, quella di essere investiti senza avere alcuna responsabilità; e così la vita interrompe o si trasforma di colpo, quella nostra, quella dei nostri figli: dalla condizione di benessere con progetti, obiettivi, speranze, si passa direttamente al cimitero oppure in Ospedale, a vita. E tutto in un attimo, un fulmine a ciel sereno.

Questo è il progresso?

Ciò che a me salta agli occhi è la sproporzione, il divario tra l’importanza che diamo alla vita nostra e dei nostri cari, e la supina accettazione che tutto questo possa finire in modo stupido e senza una ragione. Riflettiamo su questo: cosa è l’automobile? A cosa serve veramente? Ha aumentato la nostra felicità? Quante volte la prendiamo senza motivo?

Io sono fermamente convinto che l’automobile abbia rovinato il mondo.

Capisco che molta gente vive in orrende periferie di città, ambienti in cui l’automobile è un indispensabile mezzo di fuga dalla morte psicologica, da un quartiere dormitorio senz’arte, senza natura, senza cultura; ma ricordiamoci sempre che tanta bruttezza è stata proprio l’automobile a crearla, consentendo l’espandersi smisurato delle città. Perché accettare tutto questo senza ribellione? Perché tanta passività? Facciamoci belle le nostre città, il nostro ambiente, l’ambiente in cui viviamo: e cerchiamo di smettere l’abitudine assurda di dover sempre fuggire dal nostro ambiente ogni volta che abbiamo un po’ di giorni liberi.

Per ora mi fermo qui, ma ben presto tornerò sull’argomento automobile. Intanto riflettete sull’automobile come strumento di tristezza e morte: guardatela, per favore, per quello che realmente è! E nel frattempo, guidate piano e con prudenza.

Angelo Mercuri

 

Perchè detesto la globalizzazione

Io, anche come psicoterapeuta, sono convinto che la strada giusta per tornare a vivere in modo più naturale e quindi più felice, sia rilocalizzare, all’opposto cioè del globalizzare.

L’essere umano infatti ha da sempre avuto un proprio territorio limitato in cui vivere, in modo assoluto almeno da 13 mila anni a questa parte (da quando cioè è diventato stanziale); Continua a leggere

Nazionalismo

Un sano e forte orgoglio nazionalistico e patriottico è la salute di un Paese. Senza questo un Paese non esiste. La globalizzazione, che vorrebbe annullare ogni senso di identità nazionale nelle persone, è solo una abietta manovra commerciale delle Multinazionali che vogliono uno squallido mondo standardizzato dove vendere meglio i loro standardizzati prodotti.

Case editrici oggi

Fino a qualche decennio addietro la Casa Editrice era una garanzia per l’utente che acquistava un libro: se cioè una nota casa editrice si pubblicava un certo libro, significava che quel libro era di valore. Oggi purtroppo non è più così. Continua a leggere

Amore per la Croazia

Io amo molto la Croazia e, appena posso ci vado. Mi piace la sua bellezza naturale non eccessivamente inquinata dalla presenza umana; la densità di popolazione in Croazia è infatti molto bassa, appena di 75 abitanti per km/q mentre in Italia, che è rovinata dall’antropizzazione eccessiva è in media di 200, quasi 3 volte tanto.

Mi piace poi il carattere della gente che sa godere di quello che ha oggi, sa accontentarsi e ha forte il senso dell’amiciza.

I croati amano il proprio paese, sono orgogliosi di essere croati, accettano un regolato e rispettoso turismo ma non si fanno adulatori per incentivarlo.

La ragazze, lavoratrici e fiere, non si lasciano affascinare dallo straniero occidentale ricco ma sono fortemente attratte dalle qualità dei compaesani: forza, virilità, apertura sociale, individualismo moderato che non scivola nella pusillanime autoprotezione, nel narcisismo e nella ripiegatura egoistica sul proprio meschino orticello personale di affarucci e salute.

Qui le lascive mode occidentali sono poco simpatiche, le droghe sono ancora quelle dei propri bisnonni: vino, tabacco e caffè; la vita sociale è fatta di incontri occhi negli occhi e non di “social networks”; non c’è simpatia per la confusione di genere e ruoli sessuali ma c’è la sana e istintiva convinzione che i modelli tradizionali di uomo e di donna sono quelli psicologicamente e sessualmente più attraenti e vincenti; la società croata accetta l’esistenza delle minoranze e le rispetta ma pretende che, in quanto minoranze, non intacchino i diritti della maggioranza.

La Croazia è una Nazione che ha una storia contrassegnata da lunghi periodi di autonomia ben gestita, è un Paese forte e fiero che non ha bisogno di promiscuità, annacquamenti e globalizzazioni; la gente del posto, di ogni età, è favorevole all’autonomia e contenta d’avere ancora la propria moneta e le frontiere coi gendarmi e spera che i tentativi della Slovenia di espellerla dall’Unione Europea, siano coronati da successo.

Angelo Mercuri

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