In questa sezione del sito, cercherò di fornire le informazioni più rilevanti sugli effetti degli psicofarmaci.

Lyrica

Il Lyrica (Pregabalin) è ufficialmente indicato per la cura dell’epilessia, del dolore neuropatico, della fibromialgia e dell’ansia generalizzata ma viene spesso prescritto anche per altri svariati disturbi psichiatrici compreso il disturbo bipolare dell’umore.

Pregabalin ha due azioni:

1) si lega ai canali del calcio voltaggio-dipendenti del neurone inibendo il rilascio di numerosi neurotrasmettitori come glutammato, noradrenalina, sostanza P.

2) pur avendo una struttura molecolare simile a quella del GABA stranamente non si lega al recettore del GABA ma fa aumentare la concentrazione di quest’ultimo accelerandone la sintesi.

Pregabalin esplica in suo effetto solo se assunto in modo continuativo per almeno 1 settimana quindi non è indicato per gestire i disturbi d’ansia acuti. Gli effetti collaterali più comuni sono vertigine e sonnolenza ma può causare anche euforia in alcuni soggetti e questo pur piacevole effetto diventa pericoloso se dà luogo ad abuso.

I dati indicano che negli anni dal 2006 al 2016 le prescrizioni di Lyrica in Inghilterra sono aumentate di 11 volte passando da 476.102 nel 2006 a 5.547.560 nel 2016 e questo è un dato impressionante e allarmante perchè indica che Lyrica viene prescritto con una facilità eccessiva dato il suo potenziale d’abuso, dipendenza e gli effetti a lungo termine non noti. Ancora, vorrei sottolineare che quando si assume un farmaco in modo continuativo per settimane, Continua a leggere

Trittico, un farmaco con molte qualità

Gentili lettori, come sapete io ho molta simpatia per il farmaco Trittico (Trazodone) ed in particolare per quello a rilascio prolungato. Perchè? Perché, come dice il nome, Trittico ha prevalentemente tre funzioni: antidepressiva, ansiolitica e ipnoinducente; tali tre funzioni sono contemporanee a qualsiasi dosaggio ma per raggiungere un effetto antidepressivo pieno generalmente si devono superare i 75 mg mentre se assunto solo per l’insonnia o l’ansia può bastare un dosaggio più basso, di solito non più di 75 mg.

Gli effetti collaterali a dosaggi alti diciamo dai 150 mg in sù possono essere sedazione, sonnolenza, ipotensione ortostatica e, in alcuni soggetti, naso un po’ chiuso e mal di testa. Per il resto, Trittico non ha rilevanti effetti collaterali essendo praticamente privo di azione anticolinergica (presente invece, ad esempio, in Laroxyl che per questo, a dosaggi alti, tende a dare stitichezza, ritenzione urinaria, qualche disturbo della visione da vicino, bocca asciutta, necessità di controllare la pressione dell’occhio); ancora, Trittico non provoca rigidità, ansia motoria (acatisia) o apatia-demotivazione-pigrizia come tendono a fare invece i farmaci inibitori del sistema dopaminergico cerebrale (antipsicotici in primis ma anche antidepressivi serotoninergici).

Cosa rilevante poi, Trittico è uno dei pochi antidepressivi efficaci a non dare disturbi sessuali anzi, a dosaggi bassi (diciamo fino a 75 mg) viene talvolta usato per curare i disturbi sessuali maschili e femminili. Ancora, mentre la maggior parte degli antidepressivi tende a rovinare Continua a leggere

Tianeptina, un super-antidepressivo misterioso

La Tianeptina, una molecola sintetizzata in Francia nel 1960, è un farmaco ad attività ansiolitica, antidepressiva e broncodilatatrice appartenente chimicamente alla classe degli antidepressivi triciclici ma completamente diversa da questi per meccanismo d’azione ed effetti collaterali: agisce in modo tutto suo, senza aumentare i livelli dei neurotrasmettitori serotonina, noradrenalina o dopamina, senza stimolarne o inibirne i recettori e senza dare effetti collaterali di tipo anticolinergico, sedativo, cardiovascolare e sessuale. È utilizzato a volte anche nel trattamento dell’asma e dell’intestino irritabile. Attualmente è in vendita in alcuni paesi europei come la Francia e l’Austria ma per ragioni commerciali non in Italia, dove è tuttavia possibile richiederne l’importazione con il nome di Stablon o Coaxil.

La Tianeptina ha dimostrato di avere un effetto antidepressivo (nel trattamento della depressione maggiore) comparabile a quello di comuni antidepressivi come fluoxetina, amitriptilina, clomipramina e altri ma con molti meno effetti collaterali. Possiede inoltre un’attività ansiolitica che si affianca e completa l’attività antidepressiva e una attività psicostimolante e migliorativa dei deficit cognitivi indotti dalla depressione. Continua a leggere

Trimipramina (Surmontil*)

La trimipramina è un antidepressivo triciclico (TCA) venduto in farmacia con nome di Surmontil. È dotata di spiccato effetto sedativo, ansiolitico ed ipnoinducente. Se assunta in modo continuativo sviluppa effetto antidepressivo e antipsicotico. Il suo effetto complessivo è paragonabile a quello della Levomepromazina (Nozinan) e della Clozapina (Leponex), antipsicotici dotati di struttura chimica simile.

Il meccanismo dell’azione antidepressiva della trimipramina, non è ancora del tutto chiaro dal momento che, a differenza degli altri antidepressivi, non inibisce in misura significativa né la ricaptazione della serotonina, né quella della noradrenalina. È possibile che le proprietà antidepressive del farmaco siano riconducibili al suo antagonismo verso il recettore della serotonina 5HT2A, alla sua azione anticolinergica centrale (cioè cerebrale) e alla sua peculiare capacità di abbassare i livelli di cortisolo circolante, cortisolo che è secreto dalle due ghiandole surrenali in modo eccessivo negli stati di stress o di depressione.

L’azione antipsicotica di trimipramina poi, sembra da attribuire al suo effetto anti-dopaminergico diretto contro i recettori D1 e D2 della dopamina (analogamente ai neurolettici) oltre alla sua già citata capacità di inibire l’increzione (immissione in circolo) di cortisolo surrenalico il quale è Continua a leggere

Sertralina+Nortriptilina: un’associazione vincente contro la depressione

Gentili lettori, voi sapete che io non sono favorevole agli antidepressivi usati con leggerezza; ci sono però casi molto gravi di depressione, di solito in persone che hanno un carico genetico importante in questo senso e dove in famiglia ricorrono squilibri dell’umore gravi e profondi, spesso di tipo bipolare e quindi di chiara origine organica, genetica. Tali crolli dell’umore sono spesso drammaticamente indipendenti dagli eventi esterni (depressioni endogene) e quindi anche gli avvenimenti più belli non riescono a dare sollievo a queste sfortunate persone. Ecco, questi sono i casi in cui certamente una terapia antidepressiva può trovare indicazione.

A dire la verità, Continua a leggere

Un antidepressivo speciale: Noritren (nortriptilina)

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Zuclopentixolo (Clopixol*)

Lo Zuclopentixolo, nome commerciale Clopixol*, è un potentissimo sonnifero e tranquillante disponibile anche in gocce e appartenente alla classe dei tioxanteni. Mostra un’elevata affinità per i recettori della dopamina D1 e D2, a livello dei quali esercita un’attività di antagonismo, come tutti gli antipsicotici. In particolare, il blocco dei recettori dopaminici a livello del sistema dopaminergico mesolimbico, è verosimilmente responsabile dell’attività antipsicotica mentre, a livello nigro-striatale, è causa di disturbi extrapiramidali (Parkinsonismo jatrogeno, ad alti dosaggi e per periodi prolungati) e a livello prefrontale è responsabile dei deficit cognitivi, della mancanza di iniziativa e di motivazione (sempre ad alti dosaggi). Ancora, il calo di tono del sistema dopaminergico nelle zone cerebrali preposte al senso del piacere, è responsabile della sua azione depressogena sull’umore (alti dosaggi).

Lo zuclopentixolo è caratterizzato da marcati effetti sedativi anche a dosaggio basso, da effetti antipsicotici e antiallucinatori.
Agisce inoltre: Continua a leggere

Nozinan

La levomepromazina (nome commerciale Nozinan, sul mercato dal 1959) è un potente tranquillante appartenente alla famiglia delle fenotiazine (come Largactil, Talofen, Trilafon). Le sue proprietà sedative e antipsicotiche sono dovute alla potente azione antidopaminergica, antiistaminica e anti-alfa 1 adrenergica centrale della molecola. Nozinan viene utilizzato, ad alto dosaggio, in tutti quei disturbi mentali dove prevalgano eccitamento psicomotorio, delirio, allucinazioni; a basso dosaggio invece può essere utilizzato nelle forme gravi d’ansia o d’insonnia, Continua a leggere

Talofen gocce introvabile

ATTENZIONE: chi fosse alla ricerca di Talofen gocce sappia che sono disponibili alcune confezioni presso la farmacia Morelli di Venezia 041 522 4196 morellifarmacista@libero.it

Da un po’ di tempo manca nelle farmacie il prodotto Talofen gocce, forse per un difetto del contagocce ma, cosa ci sia dietro realmente, non lo so; fatto sta che molte persone che lo assumevano mi telefonano per sapere con cosa sostituirlo. La risposta non è una sola perché dipende dal motivo per cui lo si assume. In generale, il Talofen ha due indicazioni: 1) ad alto dosaggio si usa per problemi mentali gravi caratterizzati da forte agitazione, come le forme maniacali, deliranti-allucinatorie oppure le demenze; 2) a basso dosaggio, per problemi seri sì, ma di persone complessivamente “normali” che hanno solo episodi o brevi periodi di forte insonnia, ansia o tensione nervosa. Ciò che posso dire io riguardo ai casi gravi e cronici, è che va scelto come alternativa un farmaco dotato delle stesse caratteristiche e cioè anti-dopaminergico (agisce sull’ideazione), anti-colinergico (mitiga gli effetti parkinsonizzanti degli antidopaminergici) e anti-istaminico (calma e favorisce il sonno) come possono essere, ad esempio, Trilafon, Largactil, Entumin, Clopixol e Nozinan. L’aloperidolo (Serenase, Haldol) invece, essendo solo anti-dopaminergico, non è un buon sostitutivo.

Nel caso poi delle persone sostanzialmente normali, direi che la scelta si restringe un po’; Entumin e Clopixol in gocce possono essere dei buoni sostitutivi, ma attenzione: sono molto potenti Continua a leggere

Aloperidolo

E’ un farmaco antipsicotico ed è il capostipite della famiglia dei butirrofenoni, una delle 5 classi di antipsicotici. È dotato di effetto antidelirante, sedativo e antiemetico. È il farmaco antidelirante e antiallucinatorio per eccellenza. I più comuni nomi commerciali in Italia sono Serenase ed Haldol.

È stato scoperto in Belgio nel 1958 da Paul Janssen (medico e ricercatore farmaceutico) durante alcune ricerche sugli antidolorifici derivanti dall’oppio. Usato nei pazienti psichiatrici per trattare l’agitazione psicomotoria, si rivelò un potente antipsicotico a dosi di molto inferiori a quelle della clorpromazina e divenne uno dei farmaci più utilizzati in psichiatria. Continua a leggere