Amisulpiride, un antidepressivo atipico

Amisulpiride ( vedi anche mio articolo precedente “Antidepressivo rapido: Deniban” ) è un farmaco che ha come azione prevalente il blocco dei recettori per la dopamina denominati D2 e D3 come molti antipsicotici, solo che Amisulpiride ha difficoltà a passare la barriera ematoencefalica e quindi come anti-dopaminergico centrale è “leggero”; è utile per trattare tre condizioni: nausea, depressione e psicosi. E’ un analogo più potente delle precedenti Sulpiride e Levosulpiride.
Essa ha una caratteristica importante quanto strana: a basso dosaggio funziona da piacevole stimolante (fino a 50 mg) mentre, come aumenti anche di poco il dosaggio, ti accorgi che subentra un effetto opposto, spesso sgradevole, di sonnolenza e stordimento. Perchè questo?
Brevemente, il neurone dopaminergico ha sia recettori per la dopamina presinaptici (si chiamano autorecettori e il loro blocco provoca liberazione di dopamina quindi euforia e voglia di fare) che recettori per la dopamina postsinaptici il cui blocco provoca sedazione, svogliatezza e stordimento. Siccome i recettori presinaptici sono più sensibili all’amisulpiride di quelli postsinaptici, un basso dosaggio di questa provoca prevalentemente un effetto stimolante; aumentando il dosaggio, la stimolazione presinaptica eccitatoria arriva rapidamente ad un massimo e non procede oltre mentre cresce progressivamente l’effetto postsinaptico sedativo che diviene via via tanto consistente da soverchiare definitivamente l’effetto stimolante presinaptico rimasto costante. L’effetto stimolante piacevole e rapido (quasi immediato) sembra essere dunque in parte dovuto ad un aumento della dopamina disponibile negli spazi sinaptici ma non solo a quello; infatti amisulpiride è in grado anche di bloccare il recettore per la serotonina 5-HT7, cosa che sembra contribuire in modo molto rilevante alla sua azione antidepressiva; secondo alcuni Autori anzi, sarebbe l’unico responsabile dell’azione antidepressiva di Amisulpiride. Probabilmente la verità sta in mezzo e cioè l’efficacia di amisulpiride nel dare sollievo ai sintomi depressivi è dovuta in parte alla stimolazione dopaminergica delle funzioni frontali e in parte all’azione di antagonismo del recettore 5HT-7
Amisulpiride non è tuttavia classificato tra gli antidepressivi perché la sua azione è utile solo nelle depressioni lievi-medie e soprattutto perché ha una durata assai limitata; dopo un periodo di qualche settimana infatti, amisulpiride dà assuefazione e non funziona più. Pertanto, l’unico uso intelligente di Amisulpiride nella distimia (depressione leggera-media) è far superare al paziente un periodo breve di crisi emotiva oppure dargli un po’ di conforto nell’attesa che l’antidepressivo “vero” faccia effetto.
L’uso quindi dovrebbe limitarsi al massimo ad 1 mese, indicativamente. L’utilizzo protratto di Amisulpride negli stati depressivi và dunque evitato sia perché tale farmaco perde la sua efficacia terapeutica e sia perché fa tipicamente aumentare il livello di Prolattina nel sangue per via del blocco dei recettori dopaminergici ipotalamici con conseguente aumento di produzione e secrezione di prolattina da parte dell’iposifi; il risveglio delle cellule prolattino-secernenti dell’ipofisi e la conseguente iperprolattinemia può portare a disturbi sessuali e della fertilità oltre a provocare uno spiacevole inturgidimento delle mammelle sia nella donna che nell’uomo.
Nonostante Amisulpride non dia dipendenza e astinenza forti e prolungate come gli antidepressivi classici tuttavia molte persone fanno fatica a sospenderne l’uso per il conseguente brusco calo di energia e buon umore. Si raccomanda pertanto di utilizzare Amisulpiride come antidepressivo solo all’interno di un progetto intelligente che, come già detto sopra, dia un senso all’assunzione: 1) superare un breve periodo di difficoltà emotiva legata a cause ambientali temporanee e 2) dare sollievo al paziente depresso durante il periodo di latenza degli antidepressivi (2-4 settimane). Fuori da queste indicazioni, Amisulpiride come antidepressivo andrebbe evitato perché il soggetto sta meglio si, per un mese circa, ma poi? Lo sospende e sta peggio di prima perché oltre a quello che già aveva si aggiunge anche l’astinenza dal farmaco.
Altri effetti collaterali di rilievo, al dosaggio fino a 50 mg che si usa per la distimia, sono rari.
Come il suo progenitore levosulpiride poi, ha un’azione procinetica sullo stomaco e quindi facilita lo svuotamento gastrico, migliora l’appetito e il confort generale dell’apparato digerente.
E’ da notare che, anche quando usata a dosaggio alto per la schizofrenia, Amisulpiride si presenta come un buon neurolettico con scarsi effetti extrapiramidali (si lega debolmente ai recettori dopaminergici dei nuclei della base), un relativo risparmio delle funzioni cognitive prefrontali (per la sua azione dopaminergica), e un modesto effetto antidepressivo (azione dopaminergica e blocco del recettore 5HT-7 della serotonina.
Un caro saluto,
A. Mercuri

29 commenti

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  1. Laura
    Laura dice:

    Buongiorno,
    ho scopero per puro caso il suo blog trovandolo particolarmente interessante l’ho letto con passione.
    Mi ha incuriosito questo farmaco che penso possa fare al caso mio.
    Ho 75 anni e peso 44kg, da qualche anno soffro di una leggera depressione (disistima, apatia, senso di vuoto)
    Ho provato Paroxetina ed Entact abbandonati dopo breve periodo per disturbi non piacevoli.
    Leggendo di questo farmaco par di capire se preso per breve periodo i disturbi potrebbero essere meno pesanti e sopratutto
    non da assuefazione.
    Potrei iniziare con 25 mg.
    se potessi avere un suo parere le sarei particolarmente grata.
    Ringrazio e porgo cordiali saluti.
    Laura.

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    • Angelo Mercuri
      Angelo Mercuri dice:

      Buonasera, come ho scritto nell’articolo, Amisulpiride va assunto con un piccolo progetto in testa, considerando che il suo effetto di spinta dura solo un mesetto circa, poi ci si abitua. Quindi, o lo assumi perché hai un motivato e breve periodo difficile o in attesa che l’antidepressivo vero faccia effetto. Non è vero inoltre che non dia dipendenza: chi lo assume invece fa un pó fatica a staccarsene. Mettiamo che lei lo assuma, sta meglio per un mese, poi lo sospende e sta un pó peggio di prima. E quindi? A cosa è servito?

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      • Laura
        Laura dice:

        La ringrazio per la risposta, leggendo le recensioni mi sembrano tutte favorevoli, ed mi invogliano ad iniziarlo, noto che la pillola è piccolissima se voglio cominciare con 25 mg, sarà un po’ difficile romperla.

        Rispondi
          • Laura
            Laura dice:

            Buongiorno,
            mi scuso per il disturbo,
            ho iniziato da 4gg.il Deniban data la mia reazione ai farmaci ( quasi sempre negativa) sto prendendone 25 mg. tra quanto potrei arrivare a 50 mg. e se preso per un solo mese può essere interrotto senza scalare.
            Ringrazio per la sua disponibilità.
            Buona giornata.
            Laura

          • Fabio
            Fabio dice:

            Salve dott. Mercuri,
            prendo da circa due anni ormai il Deniban al dosaggio di 25mg/die. Deciso a sospenderlo, scalandolo in modo estremamente graduale (sono a 1/4 CP), noto sensazione di acufeni accentuati. Può essere causato dalla sospensione e dal fatto che ne sia ormai assuefatto?

  2. Eloisa
    Eloisa dice:

    Buongiorno ho 65 anni.Ho sofferto di ansia edepressione nel1978 dopo la nascita di un figlio.Saltuariamentenegli anni hoavuto dei brevi ritorn.Ora eun anno che curo con En Ludiomil Laroxil.Sono stata bene ma ultimamente ho ritorni d’ansia chemi terrorizzato.Ho cominciato a diminuire e sono a buon punto sarà per questo? Sono ingrassata parecchio e nn mi riconosco.Grazie ora nn la perderò più

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    • Angelo Mercuri
      Angelo Mercuri dice:

      Buongiorno, non conosco per nulla la sua situazione quindi mi è impossibile aiutarla e darle consigli. L’unica cosa che posso dirle è che sicuramente quando si diminuisce il dosaggio di un antidepressivo può comparire di nuovo la sintomatologia che si stava curando o anche qualcosa che prima non c’era. In questi casi bisogna fermarsi e casomai risalire un pò col dosaggio per poi riscendere più lentamente.

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  3. Paolo
    Paolo dice:

    Dopo “l’esperienza” con il lormetazepam, dalla cui dipendenza sono uscito egregiamente, anche se faticosamente uscito, seguo con passione questi argomenti, molto interessanti, anche se starò sempre alla larga da tutte queste sostanze, soprattutto perché non ne ho bisogno! Grazie per le tue dritte, comunque!

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  4. Maria
    Maria dice:

    Sto assumendo amisulpride 50 mg al giorno da qualche mese per distimia e sto bene. Quello che non capisco è perché nonostante la mia alimentazione non sia stata modificata ho preso quasi 3 kg. Come si spiega questo? Che azione ha il farmaco con il metabolismo?

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    • Angelo Mercuri
      Angelo Mercuri dice:

      In generale, quando si sta bene si tende ad acquistare peso perchè migliorano il sonno, l’appetito e la digestione. In aggiunta, amisulpiride come tutti i farmaci del suo genere (neurolettici), tende a fare ingrassare, sebbene a dosaggio basso come il suo questo effetto sia trascurabile.

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      • Maria
        Maria dice:

        Grazie per la risposta Dottore. Premetto che assumo solo amisulpride. Vuole dirmi che a dosaggi di 50 mg non dovrebbe influire sul peso? Colgo l’occasione per porle un’altra domanda… Agisce anche sull’ansia? Mi sono rifiutata di assumere benzodiazepine. Buona giornata.

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  5. Gilda
    Gilda dice:

    Buonasera dott. Io assumo deniban 25 e cacao 25 alla sera tutto è iniziato 5 anni fa’ per una forte ansia avevo smesso di mangiare così il medico mi prescrisse il deniban ! Per anni L ho sospeso poi ripreso da giugno dopo un ennesimo crollo! Ora mi aumentato la prolattina ha provato a sostituire con altri farmaci ( cipralex paroxedina ) sono stata malissimo e ho dovuto sospendere ho letto dell’altro farmaco che anafranil potrebbe essere il farmaco giusto per me ?

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  6. Sebastiano
    Sebastiano dice:

    Gentile dottore, a 100 mg amisulpride puo essere considerato antidepressivo o gia antipsicotico? Inolyre dall originale al generico che lei sapoia c e perdita di efficacia? Grazie

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    • Angelo Mercuri
      Angelo Mercuri dice:

      E’ sempre più efficace e consigliabile il farmaco di marca piuttosto del generico. Quanto all’effetto c’è scritto tutto nell’articolo, superando il dosaggio di 50 mg subentra rapidamente un effetto sedativo dovuto al blocco dei recettori delle dopamina postsinaptici.

      Rispondi
  7. Carlo
    Carlo dice:

    Salve dottore, articolo molto interessante, dato il grande beneficio che traevo dall’’amisulpride (voglia di fare aumentata) dopo aver provato a sospenderlo qualche volta con scarsi risultati lo prendo ormai da un anno. Non ho particolari effetti collaterali a parte un certo rialzo della prolattina, volevo sapere se, e in che modo, questo potesse influire sulla fertilità. Grazie

    Rispondi
    • Angelo Mercuri
      Angelo Mercuri dice:

      Buongiorno, la prolattina alta nel maschio provoca tendenzialmente diminuzione del desiderio sessuale, difficoltà di erezione e diminuita fertilità. Poi ovviamente bisogna vedere QUANTO è alta. Eventualmente vada da un endocrinologo e valuti il livello di testosterone, di prolattina e faccia uno spermiogramma. Tenga presente che Aripiprazolo a basso dosaggio abbassa il livello di prolattina essendo un dopaminergico e dovrebbe dare anche effetti simili ad Amisulpiride sulla spinta motivazionale. Oppure, nei casi gravi, si usa un altro dopaminergico, il Dostinex. La cosa più semplice però è che lei scali lentamente Amisulpiride passando alle gocce di levosulpiride che hanno effetto molto simile: tenga presente che Amisulpiride funziona per circa un mese ma poi ci si abitua; quando lei prova a toglierla e si sente male non è perchè Amisulpiride ancora funziona me semplicemente perchè ormai se ne è assuefatto.

      Rispondi
  8. Matteo
    Matteo dice:

    Salve, complimenti per il sito davvero molto utile. Domanda: ho iniziato ad assumere amisulpride qualche mese fa – a mesi alterni – per un episodio depressivo con somatizzazioni (assumo già mirtazapina 20mg la sera da circa 6 mesi), ma se alcuni dei benefici a ‘medio’ termine di questo farmaco si anno dopo dopo 20gg e non prima (specie sulle somatizzazioni), qual è il senso di sospenderlo dopo 30 giorni? Secondo lei quale sarebbe l’utilizzo corretto di questo farmaco? Se ogni volta che lo si sospende si ‘torna’ daccapo, qual’è il suo consiglio? Di rivedere interamente la terapia? Cioè, si può effettivamente fare 1 mese si e uno no con amisulpride o non ha senso? Grazie mille se vorrà/potrà rispondermi

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    • Angelo Mercuri
      Angelo Mercuri dice:

      Buongiorno, come ho scritto e detto nel filmatino Youtube l’unico utilizzo sensato di amisulpiride è per dare al paziente fortemente depresso un pó di benessere in tempi brevi, in attesa che l’antidepressivo faccia effetto. Non ci sarebbe nulla di male ad utilizzare amisulpiride a lungo se non avesse la brutta caratteristica di alzare molto la prolattina. Le ricordo comunque che purtroppo nessuna terapia psichiatrica è curativa, quando la si sospende di solito si torna indietro

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  9. Mauro
    Mauro dice:

    Buongiorno io il solian lo sto prendendo da circa un tre anni e sto bene prendo 100mg al giorno vorrei smetterlo visto che sto bene cosa mi consiglia e come eventualmente smetterlo grazie

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    • Angelo Mercuri
      Angelo Mercuri dice:

      Buongiorno, deve ovviamente scalarlo ma sui tempi e i modi ne deve parlare col suo psichiatra. Tenga presente che eventualmente c’è la formulazione in gocce che non è proprio uguale ma simile come effetto che si chiama non amisulpiride come Solian ma levosulpiride (Levopraid, Levobren, ecc.,…..

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  10. Gabriele
    Gabriele dice:

    Buongiorno dott. Mercuri, potrebbe essere un protocollo intelligente sostituire l’amisulpride da 50 mg con levosulpride (dato che è disponibile in gocce) così da effettuare lo scalaggio in modo più graduale? Grazie in anticipo per le sue preziose informazioni.

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      • Gabriele
        Gabriele dice:

        La ringrazio per la celere risposta, vorrei gentilmente sapere se i dosaggi sono uguali, cioè se 50 mg di amisulpride possono essere sostituiti da 50 mg di levosulpride magari suddivisi in due somministrazioni giornaliere data l’emivita più breve. Grazie in anticipo.

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        • Angelo Mercuri
          Angelo Mercuri dice:

          In generale, io faccio 20 gtt la mattina e 20 a mezzogiorno di Levosulpiride. Non è proprio come amisulpiride, a me sembra sia meno stimolante; comunque uso questa equivalenza. Tuttavia non è un’equivalenza fissa, è anche il paziente che deve sentire l’effetto e regolarsi

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  11. Vincenzo
    Vincenzo dice:

    Non è assolutamente vero che perde di effetto dopo un mese. Io lo assumo da anni ininterrottamente e mi fa sempre effetto.

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