Aggiornamento del 25 novembre 2021: clicca qui
La Vortioxetina (Brintellix) è un farmaco antidepressivo approvato per il trattamento dei disturbi depressivi che rientra nella categoria farmacologica degli SMS (Serotonin Modulator and Stimulator) per via del suo peculiare meccanismo d’azione, caratterizzato dall’inibizione del reuptake della serotonina e dall’antagonismo o agonismo su numerosi recettori della serotonina, il che dovrebbe potenziarne l’azione antidepressiva.
Approvato nel 2013 dalla FDA per la vendita negli Stati Uniti, nel 2017 è stata approvata la commercializzazione anche in Italia.
La sua azione farmacologica è dovuta per lo più all’inibizione del reuptake della serotonina (agendo in tal senso in maniera analoga agli SSRI) e in misura minore ad altre azioni quali l’agonismo parziale al recettore 5HT1A (che potrebbe aumentare l’efficacia e diminuire alcuni effetti collaterali, specie di tipo sessuale) e l’antagonismo ai recettori 5HT3 (che potrebbe contribuire a diminuire gli effetti collaterali di nausea e agli effetti ansiolitici, nonché quelli pro cognitivi poiché questi recettori sono coinvolti nel rilascio di GABA) e 5HT7 (quest’ultimo è noto essere sito d’azione di altri farmaci antidepressivi).
Tale attività porta oltre alla modulazione dell’attività della serotonina, probabilmente in maniera indiretta anche a quella di noradrenalina, dopamina, istamina, acetilcolina, GABA e glutammato. Tuttavia l’esatta influenza di tali modulazioni nell’attività terapeutica non è nota.
In 11 studi a breve termine (6-8 settimane) condotti per valutare l’efficacia del composto nel trattamento della depressione maggiore, in 7 si è dimostrata superiore al placebo (composto inattivo) nel determinare una riduzione dei sintomi depressivi a dosaggi compresi tra 5-20 mg al giorno (per confronto, dalle revisioni degli studi gli SSRI hanno mostrato efficacia superiore al placebo nel 40% degli studi). Tuttavia, finora non sono stati condotti studi volti a confrontare la reale efficacia di queste due classi di farmaci (vortioxetina ed SSRI). Secondo i risultati di un altro studio, la vortioxetina si sarebbe dimostrata ugualmente efficace alla venlafaxina (un SNRI) ma leggermente più tollerabile, mentre in un altro si sarebbe dimostrata più efficace dell’agomelatina e meglio tollerabile di sertralina, venlafaxina e escitalopram. Tuttavia, tali risultati andranno replicati in studi più ampi.
I risultati nel trattamento dell’ansia generalizzata sono invece contrastanti e sembra essere poco o per nulla efficace nel trattamento di tale patologia.
La molecola sembra avere un effetto positivo sui sintomi cognitivi della depressione, migliorando ad esempio velocità di elaborazione e memoria, tuttavia tali osservazioni andranno replicate in altri studi.
Gli effetti collaterali sono stati simili a quelli causati dagli SSRI\SNRI per via del simile meccanismo d’azione e quindi costituiti soprattutto da nausea, disturbi gastrointestinali (come costipazione, diarrea, flatulenze), vertigini, bocca secca e disfunzioni sessuali (anorgasmia, disfunzione erettile, riduzione libido). Tuttavia alcuni di questi effetti collaterali, come ad esempio quelli sulla sfera sessuale, sembrerebbero essere meglio tollerabili di quelli causati dagli SSRI/SNRI. Alcuni di questi effetti collaterali, tendono a diminuire nel corso delle prime settimane di trattamento (come quelli di natura gastrointestinale) mentre quelli sessuali tendono a persistere nel corso dell’assunzione.
Vi fornisco qui di seguito, il link per accedere alla scheda tecnica ufficiale e completa di Brintellix redatta dall’AIFA, ente governativo italiano che si occupa di farmacovigilanza: https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it/aifa/servlet/PdfDownloadServlet?pdfFileName=footer_000911_043187_RCP.pdf&retry=0&sys=m0b1l3
Buona lettura,
A. Mercuri