Escitalopram

L’Escitalopram (commercializzato come Cipralex o Entact) è un farmaco appartenente alla classe degli SSRI (inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina) usato principalmente per il trattamento della depressione maggiore e dei disturbi d’ansia (come ad esempio disturbo d’ansia generalizzato, attacchi di panico, Fobia sociale e disturbo ossessivo compulsivo) Continua a leggere

Scientismo & Tecnocrazia

In questi ultimi giorni ho seguito una lezione di psichiatria biologica dove i relatori illustravano le ultime scoperte nel campo delle neuroscienze applicate alla psichiatria; cose belle e affascinanti, da sapere: il cervello dell’ adolescente è ancora strutturalmente immaturo, l’insonnia, la depressione, la solitudine, provocano evidenti modificazioni materiali del cervello. Inoltre si è discusso di epigenetica, quella branca della genetica che studia le modificazioni reversibili cui il nostro DNA va incontro in seguito all’esperienza (ambiente, circostanze di vita); la cosa più sorprendente è che tali modificazioni del DNA sono trasmissibili alla prole: se una madre è depressa durante la gestazione, trasmette al figlio per via genetica la tendenza ad ammalarsi a sua volta di depressione.

Ancora, si è parlato di longevità  e delle cause di invecchiamento precoce.

Quello che mi ha colpito di più però, è stata la conclusione degli scienziati: per mantenersi sani a lungo, bisogna fare una vita sana e tradizionale: dal grafico proiettato hanno evidenziato come il benessere suddetto sia inversamente proporzionale alla modernizzazione; studiando gli ultracentenari ad esempio si è visto come questi sono solitamente contadini abituati ad alzarsi prestissimo al mattino e a fare una vita di lavoro fisico in un ambiente naturale. E la mia conclusione è stata un’ulteriore conferma di quanto già penso da tempo: le malattie mentali oggi sono enormemente aumentate a causa di un ambiente ed uno stile di vita artificiale rovinoso per la salute mentale.

Se soffrite di disturbi mentali, ricordatevi che molto probabilmente non siete malati voi ma è malato lo stile di vita innaturale che vi costringono ad avere: non mandate giù pillole ma reagite, ribellatevi con rabbia (in modo non violento ma costruttivo, sia chiaro!) contro una società costruita sull’interesse economico e governata da pochi grandi industriali. Ricordate che la potenza, a questi, siamo noi a darla comperando i loro squallidi prodotti e noi stessi potremmo togliergliela. Riflettete su questo punto e su altri, formatevi ideali e convinzioni, non fatevi ridurre a malati mentali da una società che spreca la maggior parte delle risorse economiche in inutili ricerche scientifiche e in dannose applicazioni tecnologiche per allontanarvi sempre più dallo stile di vita unico possibile per la felicità vostra e dei vostri figli: quello tradizionale. Anche gli scienziati lo dicono, dopo decenni di ricerche e miliardi spesi per arrivare dove il buon senso era già arrivato da secoli.

Angelo Mercuri

Consigli ai nervosi

Il declino dell’uomo

Il declino dell’uomo è uno dei libri più belli scritti del grande medico-zoologo-etologo Konrad Lorenz, premio Nobel per la medicina nel 1973. Tutti associano il nome di questo geniale scienziato al suo libro di etologia “L’anello di re Salomone” e a quella famosa immagine delle oche che gli incorniciano il viso mentre nuota. Si, è stato un grande studioso del comportamento animale, ma il meglio di se l’ha dato in questo  libricino dove, applicando le sue profonde e solide conoscenze di biologia, riflette con rigore scientifico sul comportamento e sul destino umano. A mio parere, è un libro che andrebbe messo a fondamento dell’educazione di ogni giovane: rispetto per la vita, amore per la natura, tenerezza e compassione di fronte all’innocenza e alla fragilità di uomini e animali; dito puntato contro la bruttezza, la disarmonia, il tornaconto meschino, l’insensibilità, il deleterio eccesso di competizione.

A. Mercuri 

Consigli ai nervosi

Consigli ai nervosi e alle loro famiglie è un libricino dei primi anni del novecento scritto dal medico Svizzero Hans Zbinden, professore all’Università di Ginevra e direttore dello Stabilimento medico del Mont-Pèlerin a Vevey. E’ molto piacevole da leggere, carico di ottimismo e buon senso ma non banale, e valido a tutt’oggi. In quegli anni si andava diffondendo in Europa un grande interesse per la psicologia e la psichiatria ma non essendoci ancora psicofarmaci si puntava alla guarigione attraverso l’arricchimento della personalità e lo sviluppo di forza interiore: attraverso insomma la psicoterapia, una psicoterapia onesta, pratica e comprensibile a tutti non ancora rovinata dall’uso scorretto degli psicofarmaci e da certi astrusi deliri Freudiani, cose entrambe che tanto danno avrebbero poi arrecato agli psichiatri e ai pazienti delle generazioni successive. Leggine alcune pagine

A. Mercuri

Paroxetina

E’ un farmaco appartenente alla categoria degli SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina) commercializzato a partire dal 1992. In realtà, la paroxetina inibisce, seppure debolmente, anche la ricaptazione della noradrenalina e della dopamina, configurandosi quindi come un antidepressivo a largo spettro e quindi più efficace. Ha un profilo di applicazione simile a tutti gli altri antidepressivi, cioè depressione, disturbo d’ansia cronica, attacchi di panico, forme ossessive, anoressia nervosa, dolori cronici, sindrome premestruale, disturbi legati alla menopausa, eiaculazione precoce. Continua a leggere

corteccia prefrontale

Riveste come un mantello la porzione anteriore del lobo frontale. E’ composta da due porzioni: quella dorsolaterale, sede dei sentimenti e della capacità di pianificare e dare una direzione alla propria vita e quella ventromediale, preposta al senso morale, al controllo degli impulsi e alla capacità di adeguarsi alle regole sociali.

Delirio

Tenacissima convinzione errata che non recede nemmeno di fronte all’evidenza dei fatti.

Ipofrontalità

E’ una condizione di deficit delle funzioni esplicate dalla corteccia prefrontale: affettività, motivazione, iniziativa, capacità di pianificazione, capacità di trattenere gli impulsi del momento in vista di un vantaggio futuro, capacità di decidere e di adattarsi rapidamente a nuove situazioni, accettazione e comprensione delle regole del vivere sociale.

SSRI

Dall’inglese selective serotonin reuptake inhibitors (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina): sono farmaci antidepressivi di ultima generazione in grado di fare aumentare la disponibilità di serotonina negli spazi sinaptici favorendo così un aumento del tono dell’umore.