Buspirone, un buon ansiolitico poco utilizzato
Buspirone (nomi commerciali Buspar o Buspimen) è un farmaco prevalentemente ansiolitico ma non è una benzodiazepina ed esplica la sua azione senza alterare le prestazioni cognitive, psicomotorie e di memoria come fanno tipicamente quest’ultime. Per contro, è un ansiolitico che non funziona immediatamente quindi non può essere preso sporadicamente al bisogno: ci impiega infatti due settimane circa ad agire con un effetto che rimane però costante per tutta la durata dell’assunzione (ha però una breve emivita quindi va preso 2-3 volte al giorno, meglio se a stomaco pieno). Dalla letteratura (che comunque non fornisce, che io sappia, studi durati anni ma solo mesi) si evince che non dovrebbe dare nemmeno dipendenza o astinenza nemmeno se sospeso bruscamente e non vi sarebbe rischio di tolleranza o abuso. Sembra agire stimolando il recettore A1 della serotonina un po’ come fanno i comuni antidepressivi che sono infatti anche ansiolitici ma, a differenza di questi, non provoca un aumento della serotonina nell’organismo e quindi non provoca i noti effetti collaterali degli SSRI. Non da sedazione perché non ha nulla di antistaminico (e questo è un bene perché toglie l’ansia senza stordire) ma ciò lo rende non adatto come sonnifero. Ancora, non ha azione anticolinergica quindi non provoca secchezza di occhi e bocca, non da stipsi, non peggiora le prestazioni cognitive negli anziani, non interferisce con la minzione né con la pressione oculare (cosa che gli anticolinergici fanno). Altra azione è l’inibizione del recettore alfa 2 adrenergico che ha come risultato una liberazione nel cervello di noradrenalina (e un certo effetto attivante e antidepressivo), un po’ come fanno, in misura minore, Mirtazapina e Quetiapina. Non ci sono interazioni pericolose di rilievo a parte quella con i soliti antidepressivi I-Mao irreversibili e non selettivi come Fenalzina e Tranilcipromina, da evitare per il rischio di crisi ipertensive; sono possibili altre interazioni perchè Buspirone è degradato dagli stessi enzimi che degradano molti altri farmaci ma queste interazioni comportano soltanto l’eventuale necessità di alzare o abbassare leggermente il dosaggio del Buspirone stesso o degli altri farmaci assunti in contemporanea. Con l’alcool, Buspirone non sembra invece avere particolare interazione sebbene il buon senso dica di non assumerlo da ubriachi o di non ubriacarsi dopo averlo assunto. Insomma, Buspirone si può aggiungere alla terapia che si sta già facendo, senza modificare nulla: si può tranquillamente assumere anche in associazione con le Benzodiazepine e può certamente aiutare nella dismissione di queste. Cosa molto importante, Buspirone sembra mitigare gli effetti collaterali sessuali degli antidepressivi e aumentare la libido nelle donne affette da “desiderio sessuale ipoattivo”; inoltre è stato riscontrato un miglioramento di alcune prestazioni cognitive negli assuntori di Buspirone, all’opposto di ciò che fanno le benzodiazepine. Infine, non avendo proprietà anti-alfa 1 adrenergiche, Buspirone non dà ipotensione ortostatica e non chiude il naso come invece tanti altri preparati per dormire fanno.
Nelle farmacie italiane, come tanti altri buoni farmaci, non è più venduto dal 2000 circa ma non perchè pericoloso o inefficace ma per poco limpidi motivi di mercato; la prova che invece è efficace e non dannoso è che continua ad essere venduto in altri civilissimi Paesi europei e, alla grande, negli Stati Uniti dove è tra gli psicofarmaci più venduti. Se volete procurarvelo, ovviamente con ricetta medica, potete telefonare alla Farmacia Internazionale di San Marino dal lunedì al venerdi dalle 08:30 alle 12:30 Tel.: 0549 994930 Fax: 0549 994020 Email: farmacia.internazionale@iss.sm
C’è da 5, 10 e 15 mg il cui costo per 100 compresse è di circa 20 euro + 15 euro se volete farvelo spedire a casa.
Un saluto,
A. Mercuri










