Panico, attenti alla terapia!
Cari lettori, ho già descritto il disturbo di panico nelle sue linee essenziali, nel precedente articolo “Disturbo di panico: tra neurologia e stile di vita”. Qui volevo solo parlare brevemente della sua terapia.
Non c’è in realtà molto da dire su di essa: generalmente, qualsiasi medico sa che il cardine della cura sono i farmaci antidepressivi, in particolare quelli serotoninergici. Questo significa che se avete attacchi di panico e prendete un antidepressivo serotoninergico, nel giro di qualche settimana gli attacchi scompariranno o si faranno più radi e meno intensi. Risolto il problema dunque? No.
In realtà purtroppo, gli antidepressivi funzionano per qualche anno, ad essere ottimisti, poi il panico torna nonostante si continui la terapia; spesso nemmeno un aumento di dose o un mix di più farmaci può servire a ripristinare l’effetto farmacologico antipanico dei primi mesi di terapia. Anzi: gli antidepressivi tendono a cronicizzare la malattia per la quale vengono assunti (depressione, ossessioni, fobie, panico, ansia cronica, timidezza) e a peggiorarla. Non è raro poi il caso in cui una persona assume antidepressivi continuativamente per anni allo scopo di tenere a bada Continua a leggere