Sessualità e antidepressivi

Aggiornato all’ 11 ottobre 2022

Ho studiato recentemente un antidepressivo prodotto a partire dal 1960 in Francia e non commercializzato in Italia nè in America ma comunque di facile reperibilità: si chiama Tianeptina. Recentemente è stato scoperto il suo meccanismo d’azione che risulta assolutamente unico e le conferisce un’efficacia e una tollerabilità eccezionali. Il mio sospetto è che l’efficacia di tale molecola potrebbe mettere in ombra gli altri antidepressivi provocando danni economici alle case farmaceutiche e questo sia il motivo per cui il suo utilizzo viene frenato. Tra le tante caratteristiche positive di tale molecola ne spiccano soprattutto due: dà sollievo ai pazienti depressi nel giro di 1 settimana e non provoca disturbi sessuali. Vi rimando al mio recente articolo su di essa per approfondimenti: “Tianeptina, un super-antidepressivo misterioso”

L’utilizzo di farmaci antidepressivi è generalmente associato a disfunzioni sessuali che possono riguardare le tre fasi dell’atto sessuale: desiderio, eccitazione ed orgasmo, sia nell’uomo che nella donna; questo per ragioni biochimiche in quanto i suddetti farmaci alterano il delicato equilibrio di neurotrasmettitori necessario all’espletamento corretto della funzione sessuale.

Tutti i moderni SSRI (effetto serotoninergico selettivo: citalopram, escitalopram, fluvoxamina, sertralina, paroxetina, Fluoxetina) provocano alte percentuali di disfunzione sessuale e così anche, sebbene in minor misura, i vecchi triciclici Clomipramina (Anafranil) e Amitriptilina (Laroxil); questi ultimi tuttavia, avendo un’azione non selettiva sui neurotrasmettitori e rispettandone quindi i fisiologici equilibri reciproci alterano meno la sessualità.

I cosiddetti SNRI poi (effetto serotoninergico e noradrenergico: venlafaxina, duloxetina), sono in realtà solo serotoninergici al dosaggio abituale e infatti alterano la sessualità più o meno come gli SSRI. (Venlafaxina la intacca dippiù in quanto serotoninergico pressochè puro mentre duloxetina ne è un pò più rispettosa in quanto ha anche un modesto effetto noradrenergico oltre che serotoninergico) La mirtazapina, un antidepressivo sedativo di uso molto comune e con un meccanismo d’azione peculiare, è assai poco associato a disfunzione sessuale; d’altra parte però è un debolissimo serotoninergico e ha un’azione antidepressiva quasi nulla se usato da solo.

Vi è poi un farmaco antidepressivo, il buproprione, una molecola dotata di effetto noradrenergico e dopaminergico (modestissimo quest’ultimo, a dosaggi abituali) e senza effetti serotoninergici, che non è associato a disfunzione sessuale ma è anzi in grado di contrastare i disturbi sessuali indotti dagli altri antidepressivi su citati qualora venga ad essi associato; tuttavia non è assolutamente efficace come antidepressivo se usato da solo e, anzi, dà fastidiosi effetti collaterali come inappetenza, insonnia e aumento della pressione arteriosa; se usato per contrastare i disturbi sessuali indotti dagli altri antidepressivi inoltre, è necessario raggiungere il dosaggio massimo cioè 300mg per ottenere un qualche beneficio, cosa che potrebbe poi provocare non pochi problemi d’altro tipo.

Trazodone (Trittico) invece diventa un antidepressivo serotoninergico (per la verità piuttosto blando) solo raggiungendo il dosaggio di almeno 150 mg; da tale dosaggio in su, esso migliora addirittura l’erezione nel maschio (1) anche se, come tutti i serotoninergici, non agisce positivamente sulla libido e può provocare ritardata ejaculazione; agendo però contemporaneamente su alcuni recettori che invece stimolano la libido sia nell’uomo che nella donna, Trittico si configura come un antidepressivo che disturba complessivamente poco l’attività sessuale a dosaggio alto mentre a basso dosaggio (fino a 75 mg) ove manca ancora la capacità di innalzare il livello di serotonina, esso può essere usato addirittura per aumentare la libido in entrambe i sessi (2) (4) contrastando anche i problemi sessuali provocati dai comuni antidepressivi (3). Per questo, quando io sono costretto a dare una terapia antidepressiva, tendo sempre a prescrivere per la sera Trittico a basso dosaggio che oltre alla funzione sessuale migliora anche il sonno e lenisce blandamente l’ansia.

Ancora, per correggere nel maschio eventuali disturbi dell’erezione provocati dagli antidepressivi, si usa talvolta associarvici i ben noti Viagra, Cialis o Levitra.

Si nota come la causa principale di disfunzione sessuale in corso di terapia antidepressiva sia l’aumento di serotonina il quale provoca una tranquilla euforia ma inibisce la sessualità; l’aumento di dopamina all’opposto, è associato ad un incremento di desiderio ed eccitamento sessuali (la cocaina, si noti ad esempio, provoca un potente e immediato aumento di dopamina) ma purtroppo i farmaci che innalzano la dopamina sono pochi e pericolosi perchè possono diventare droghe. Riassumendo, si può dire che tra tutti gli antidepressivi efficaci (escludiamo quindi mirtazapina e bupropione in monoterapia) l’unico che disturba poco o nulla la sessualità è il Trittico. I vecchi triciclici invece i disturbi sessuali purtroppo li provocano anche se in minor misura rispetto ai più nuovi selettivi per la serotonina; è’ vero anche però che per la depressione grave essi rimangono insuperati.

Concludo osservando che la depressione stessa è comunque causa  di  inibizione del desiderio sessuale quindi talvolta, chi utilizza una terapia antidepressiva efficace per curala ne trae un beneficio anziché una diminutio, anche in ambito sessuale, beneficio dovuto alla risalita dell’umore.

BIBLIOGRAFIA

Per un approfondimento dell’argomento trattato, vedi:

Antidepressivi e disfunzione sessuale: epidemiologia, meccanismi e strategie di trattamento      A. Chiesa, A. Serretti Giorn Ital Psicopat 2010;16:104-113

Per l’azione terapeutica del Trittico sulla sessualità, vedi:

(1) Trazodone for erectile dysfunction: a systematic review and meta‐analysis
      H.A. Fink R. MacDonald I.R. Rutks T.J. Wilt Andrology 2003

Buona lettura,

Angelo Mercuri

 

4 commenti

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  1. raffaele
    raffaele dice:

    Buongiorno Dottore,
    volevo chiederle come è possiobile reperire il farmaco in italia visto che credo che nessun medico lo prescriva.
    al momento sono in terapia con Escitalopram, in passato ho assunto brintellix. buoni i riusltati ma effetti pessimi sulla sfera sessuale…
    grazie per quello che mi dirà
    saluti.

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    • Angelo Mercuri
      Angelo Mercuri dice:

      Purtroppo Tianeptina è stata inclusa in Italia tra gli stupefacenti per ragioni inspiegabili visto che è liberamente venduta in Paesi civili come Francia, Austria, Spagna, ecc. In Italia non solo non è reperibile ma non è nemmeno prescrivibile. Adesso che non c’è più quel genio di Speranza, speriamo la decisione venga rivista.

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      • Pietro Giuseppe
        Pietro Giuseppe dice:

        Buonasera dottore, come posso rimediare Tianeptina in quanto mi sono informato anche tramite un amico in Francia ma sembra impossibile farselo prescrivere

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