Moclobemide, un raro antidepressivo che migliora la sessualità

Moclobemide (Aurorix in Italia) è un antidepressivo inibitore selettivo dell’enzima MAO-A che degrada serotonina, noradrenalina, adrenalina melatonina e dopamina quindi accresce la concentrazione di questi neurotrasmettitori in sede sinaptica e non agisce dunque, come fanno i comuni antidepressivi attualmente in uso (triciclici ed SSRI), inibendo la pompa di ricaptazione di serotonina e al più di noradrenalina. Il risultato comunque è simile per quel che riguarda serotonina e noradrenalina, ma con una differenza importante: Moclobemide fa aumentare anche la concentrazione sinaptica della dopamina, neurotrasmettitore fondamentale per un’equilibrata azione antidepressiva che rispetti anche la sessualità e questo spiega uno dei più importanti motivi per cui andrebbe probabilmente usato come primo farmaco in caso di reali depressioni e non come una scorta da tenere in una bacheca che non si apre mai.

In Italia purtroppo da diversi anni non  viene più prodotto pur essendo un efficace antidepressivo con effetti collaterali nettamente inferiori agli antidepressivi attualmente in uso mentre è usatissimo in molti altri Paesi europei quindi è facilmente reperibile nelle varie farmacie che importano farmaci esteri.

Perché Moclobemide non è più prodotto in Italia? 

Perché era poco usato ma non per scarsa efficacia bensì perché è un I-MAO e nella mente del medico questo è associato a crisi ipertensive, tossicità epatica e restrizioni alimentari da raccomandare al paziente

Per Moclobemide nulla di tutto questo perché oltre ad inibire selettivamente una sola delle due MAO, il legame con la MAO A si dissolve rapidamente, nell’arco di 24 ore dopo un uso prolungato, mentre i precedenti I-MAO che tanta paura ancora incutono, oltre ad inibire entrambe le MAO vi si legano in modo irreversibile: ci vogliono 15 giorni perché il complesso tra uno dei precedenti I-MAO ormai non più usati (tranilcipromina e fenelzina) si dissolva e le MAO A e B si rigenerino pulite. Da questa non selettività e soprattutto dalla irreversibilità del legame, deriva la potenziale pericolosità dei vecchi I-MAO (Fenelzina e Tranilcipromina)

Ancora:

Moclobemide agisce più velocemente dei comuni antidepressivi, in media già dopo una settimana;

Non ha effetto anticolinergico (stipsi, bocca secca, possibile difficoltà di minzione, disturbi visivi o controindicazione assoluta nel caso di glaucoma ad acuto) né antistaminico (sonnolenza) come hanno i triciclici a dosaggio medio.

E’ più sicuro nei cardiopatici e negli anziani

Lungi dal provocare disturbi sessuali, migliora la sessualità nel paziente depresso.

Un’importante avvertenza, però: chi sta assumendo un triciclico o un SSRI deve sospenderlo gradualmente e lasciare passare alcuni giorni prima di cominciare l’uso di Moclobemide per evitare pericolose sovrapposizioni di effetto soprattutto sul potenziamento della trasmissione serotoninergica.

Per questo, forse, Moclobemide meriterebbe di essere usato come farmaco di prima scelta in quanto, se eventualmente poco efficace si può passare ai comuni Triciclici o SSRI già dopo 24 ore mentre non vale il contrario.

Un grande saluto ai miei lettori,

A. Mercuri

 

 

 

 

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