L’irriducibile determinazione dell’anoressica

Riflettendo sull’irriducibile determinazione delle ragazze anoressiche, il cui obiettivo è inattaccabile sia dalle parole che dagli psicofarmaci – più grave del delirio dei folli pur non essendo esse folli- mi sono chiesto a quale dimensione psicopatologica possiamo associare tale ferreo convincimento. La risposta che mi sono dato è stata: alla dimensione dell’idealismo fanatico.
Esiste infatti in tutti gli esseri umani ed è particolarmente sviluppata nei cosiddetti “idealisti”, la propensione a crearsi obiettivi per il futuro che giustifichino e rendano lecita la propria esistenza; l’idealismo sano, è una dimensione cognitiva, un meccanismo mentale tipicamente umano che probabilmente si è selezionato nel corso dell’evoluzione biologica per aver dato un grosso vantaggio riproduttivo in chi lo possedeva. Nessuno di noi infatti (e questo è un concetto da tenere sempre a mente) ha, per legge di natura, il diritto di vivere solo perché è nato; il diritto di vivere lo si conquista col valore, con un valore che sia riconosciuto dalla natura e dagli altri e questo valore spesso ce lo si costruisce perseguendo un ideale: un valore di attrattiva sessuale, soprattutto, quando si è giovani, che poi sfoci nell’utilità biologica della procreazione; e un valore di utilità sociale quando si è più adulti. La natura non dà pace a chi non s’adopera per il bene comune, che sia di tipo biologico (altruismo biologico cioè fare figli) o che sia di tipo sociale (contribuire alla gioia o al successo degli altri).
In alcune persone predisposte tuttavia, capita che l’atteggiamento idealistico si esasperi diventando fanatismo, cioè ossessività intorno al tema del proprio ideale, perfezionismo nel voler raggiungere i sommi risultati, sensazione che vi sia una profonda verità nella propria idea, rifiuto di ciò che contrasta o rallenta il raggiungimento dell’obiettivo: tutto ciò col rischio di perdere il senso delle proporzioni tra la propria idea e la realtà. In tali casi e con il concorso di elementi caratteriali, il senso della missione può diventare talmente forte da superare l’istinto di conservazione o il rispetto della vita altrui: Continua a leggere

Disturbi della personalità

In psichiatria e psicologia clinica, la definizione disturbo di personalità indica un disturbo mentale[1][2] con manifestazioni di pensiero e di comportamento disadattivi 

Un caso di gioco d’azzardo

Qui di seguito riporto un caso clinico emblematico da me trattato circa due anni fà.

A.: un caso di Gioco d’azzardo Patologico (in remissione)

PRESENTAZIONE DEL CASO

Alvise 55 anni laureato in biologia insegna in un liceo classico della sua città. Continua a leggere