Gioco d’azzardo

Ancora dal libro dello psichiatra Luigi Gallimberti ‘Morire di piacere’ (dalla cura alla prevenzione delle tossicodipendenze) Ed BUR-Rizzoli 2012:

<< Sull’incremento dilagante del gioco d’azzardo si è soffermato in un articolo recente Gian Antonio Stella, che rileva come “fino a dieci anni fa gli italiani, popolo storicamente di risparmiatori, si giocavano al Lotto, al totocalcio e nelle lotterie circa 4 miliardi di euro: nel 2011 se ne sono giocati ‘legalmente’, con tutti i giochi aggiunti, venti volte tanto, cioè 76 miliardi di euro […] circa un decimo della spesa di una famiglia italiana”.(1) Appare di tutta evidenza che il brivido, il piacere provocato dal gioco d’azzardo, unito alla speranza di sottrarsi a una vita oggi particolarmente dura ( brivido di piacere legato alla speranza), sta diffondendosi a macchia d’olio tra la gente. Dal canto suo, lo Stato, rileva Stella, non solo non riconosce nella dipendenza dall’azzardo una malattia sociale, come ritiene invece l’Organizzazione mondiale della sanità, ma sembra esso stesso “ragionare con la psicologia di un drogato”.(1) Sandro Modeo è ancora più esplicito: ” La schizofrenia di Stato sulle addiction da Toto-Lotto & vinci e slot (incitare al gioco per poi accollarsene i costi socio-sanitari) si è condensata e chiarita nei nuovi spot-ossimoro, in cui si invita a giocare ‘il giusto’, ‘con moderazione’ o ‘ senza esagerare’. Trattandosi di profonde dipendenze neurobiologiche, è evidente l’ipocrisia prima ‘tecnica’ che etica”.(2) Con la sua complicità, lo Stato ha così consentito, afferma Carlotta Zavattiero, che l’Italia diventasse <<uno dei Paesi nei quali si gioca di più al mondo[…] Da Londra, capitale di un Paese in cui gli inglesi giocano molto[…], guardano con curiosità la particolarità tutta italiana di un mercato dell’azzardo in continua espansione, che ha ormai superato di molto quello dell’Inghilterra”.(3)[…] >>.

(1) Gian Antonio Stella, Azzardopoli. Chi mette in gioco l’anima di un paese, <<Corriere della Sera>>, 5 febbraio 2012.

(2) Sandro Modeo, Lotterie & Co, L’ipocrisia di Stato, << Corriere della Sera>>, 19 febbraio 2012, inserto <<La lettura>>, p. 4.

(3) Carlotta Zavattiero, Lo Stato bisca, Ponte alle grazie, Milano 2010, p. 16.

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