“Primo amore” di Ivan Sergeevič Turgenev (1818 – 1883)

Ho appena finito di leggere un breve racconto dello scrittore russo Ivan
Sergeevič Turgenev (1818 – 1883) intitolato Primo amore, capitatomi tra le mani per caso.

Mi hanno sorpreso la tensione affettiva e l’accoramento dell’Autore, l’emozione viva che sgorga dai temi della giovinezza, del corteggiamento, dell’attrazione, dell’eterno amore tra uomo e donna; il fascino di una giovane donna che, tra giocosa ingenuità e malizia, incanta gli uomini con la potente sapienza innata conferitale da una natura con lei generosa: una di quelle donne in grado di portare rinnovamento e scompiglio ovunque si spostino.
Racconto struggente, intriso di poesia, malinconia e rassegnazione al destino, ambientato nel paesaggio ameno della campagna russa dell’Ottocento dove la natura entra in magica risonanza coi sentimenti umani, li modella e dà ad essi limiti e senso.
Una storia raccontata tutta d’un fiato, bellissima e avvincente, rimasta fresca, intatta e attuale a distanza di centoquarant’anni dalla stesura: una storia, una melodia, una canzone della natura che oggi, tra condomini e traffico, non canta più nessuno.

A. Mercuri