Inibitori della ricaptazione dei neurotrasmettitori

Si è notato che quando vi è una maggiore disponibilità di certi neurotrasmettitori come serotonina, noradrenalina e dopamina negli spazi sinaptici (brevissime interruzioni tra un neurone e l’altro), il secondo neurone viene maggiormente stimolato portando globalmente ad un effetto antidepressivo. Vi sono tre possibilità per far si che ciò avvenga: 1) aumentare la secrezione di neurotrasmettitore (per esempio mirtazapina fa questo; 2) inibire l’enzima che lo degrada (gli antidepressivi anti-MAO fanno questo); 3) rallentare il recupero del neurotrasmettitore stesso dentro il neurone secernente, rallentando l’efficienza delle pompe di recupero che sono proteine incastrate nelle membrane cellulari del neurone e monte. Questo terzo meccanismo è quello comunemente più usato dagli attuali antidepressivi le cui molecole si legano al trasportatore stesso bloccandolo.

 

 

Antidepressivi modulatori multimodali

Sono antidepressivi la cui molecola agisce non solo sul trasportatore di un determinato neurotrasmettitore ma anche sui recettori del medesimo, eccitandoli e/o inibendoli. Il capostipite dei modulatori multimodali è stata la Vortioxetina che agisce contemporaneamente sulla ricaptazione della serotonina e sui recettori della stessa. Il semplice aumento indiscriminato di serotonina negli spazi sinaptici, andrebbe infatti ad eccitare tutti i recettori indistintamente mentre ve ne sono alcuni la cui stimolazione agisce positivamente sull’umore e altri la cui stimolazione lo peggiora o produce effetti collaterali sgradevoli. L’intento sarebbe quindi di rendere la molecola in questione più “intelligente”, in grado cioè di distinguere cosa stimolare e cosa no.

 

Vaccinazione anti-Covid

Molte persone, dopo la vaccinazione anti-Covid, riferiscono disturbi neuro-psichiatrici come insonnia, ansia e depressione. Probabilmente c’è una componente psicologica dovuta al fatto che prima della vaccinazione tali persone temevano che la sostanza iniettata facesse loro male e quindi l’aspettativa negativa si è trasformata in disturbo reale; questo con l’aggravante che molti sono stati vaccinati a forza, pena la perdita della libertà o del lavoro e quindi a maggior ragione, ciò che è stato loro inoculato ha prodotto effetti psicologici negativi aggiuntivi, come chi riceva uno schiaffo senza potersi ribellare. Oltre agli aspetti psicologici su menzionati però vi è con molta probabilità una componente organica proprio nella reazione immunitaria dell’organismo al vaccino la quale risposta comporta un temporaneo stato infiammatorio con liberazione di citochine e conseguente neuro-infiammazione.

Antidepressivi I-Mao

Acronimo che deriva dall’inglese Inibhitor-MonoAmminoOssidasiSono, è una classe di farmaci in grado di ridurre o bloccare l’attività delle monoamino ossidasi, gli enzimi che metabolizzano per via ossidativa le monoammine; delle monoammine fanno parte numerose sostanze endogene come alcuni neurotrasmettitori (serotonina, adrenalina, noradrenalina, melatonina, dopamina) e composti esogeni (tiramina e alcuni farmaci). L’inibizione della degradazione dei neurotrasmettitori, importanti nella regolazione del tono dell’umore, ne comporta un loro aumento nel sistema nervoso centrale e questo meccanismo è responsabile dell’effetto antidepressivo ed ansiolitico degli IMAO.